A colloquio con l’Urbanistica italiana
a cura di Gemma Belli
collana: dialoghi
Il volume raccoglie le interviste realizzate tra gennaio e agosto 2014 a Bernardo Secchi, Francesco Indovina, Luigi Mazza e Pierluigi Crosta. Le risposte alle domande sul loro vissuto, sulla loro formazione, sulla loro attività di studiosi, docenti e operatori nel campo delle trasformazioni urbane, consentono di delineare un serrato bilancio dell'urbanistica del nostro Paese, nella seconda metà del Novecento e nei primi anni del Duemila, nel rapporto con l'esperienza internazionale e con la molteplicità delle scienze sociali attive negli studi dello spazio urbano.Pur nelle significative differenze che intercorrono,i quattro protagonisti delle interviste mostrano un impegno comune nell’affrontare e nel trasformare la tradizione ereditata, cercando di rintracciare le molteplici provenienze dei tanti saperi “praticati” e accolti in oltre mezzo secolo. Con un discorso individuabile a partire dalla fase del “miracolo economico”, in una società che si apre ed è attraversata dal flusso della cultura internazionale, essi svolgono un’azione “cumulativa” fortemente interconnessa, presidiando posizioni ben distinte ma tutte indispensabili a definire una sorta di urbanistica “polifonica”, basata su apporti essenziali e imprescindibili per una moderna cultura disciplinare. Ne emerge una dimensione collettiva del “fare urbanistica” della generazione di urbanisti nata negli anni Trenta, e formatisi all’interno di un circuito universitario ben delimitato, con la sua specifica ampia dimensione e sfocatura.