Luigi Pisciotti 1937 / 2001
immagini: 68 b/n e a colori
I progetti poi sono diversi, destinati a luoghi diversi, a persone diverse, a usi diversi, ma il metodo di elaborazione è sempre lo stesso: non possiamo farci travolgere all’inizio dalla bellezza di un luogo o da richieste particolari, dobbiamo sempre aver presente che quello che stiamo facendo o ci accingiamo a fare contribuisce a modificare quel luogo, a incidere su alcuni usi e che questi possono essere accettati o contraddetti, anche se non sempre in maniera esplicita. Non possiamo quindi parlare di invenzione e di creazione così come non possiamo parlare di casualità nella individuazione di una soluzione. Infatti la soluzione che ci appare all’improvviso, si potrebbe dire, al limite dell’assurdo, per caso, non è frutto né dell’invenzione né della creazione, ma è l’affiorare al momento giusto di una soluzione già individuata e presente nella nostra memoria, che, opportunamente rielaborata e logicamente inserita nel progetto, da origine a un qualcosa di completamente nuovo. L’uso, quindi, di termini quali creazione, invenzione e caso, può, per certi versi, sembrare quasi riduttivo rispetto a quella che può essere considerata la “fatica del mestiere”, anche perché è come se non si accettasse la possibilità che alcune volte, quasi come per caso, sia possibile scoprire una soluzione o, per meglio dire sia possibile trovare quel punto da cui parte quel percorso che, mai facilmente conduce alla individuazione di una soluzione. (Luigi Pisciotti)