Fabrizio Caròla
Luigi Alini
presentazione di Renato De Fusco
Recensione
Roberto Gamba
Nella prefazione del volume, Renato De Fusco spiega la predilezione di Caròla per archi, volte e cupole, per la tradizione mediterranea e per l'attenzione rivolta al genius loci in ogni progetto. Nel suo saggio, Alini, che è docente di tecnologia a Catania, cita il concetto di "adattamento", di equilibrio tra organismo e ambiente, come chiave interpretativa del lavoro di Caròla. Ne ripercorre la vita umana e professionale; descrive i procedimenti tecnologici, l’uso del “compasso”, quale strumento recuperato dalla tradizione e adottato per realizzare architetture “che integrano nel progetto variabili di natura eterogenea: geometrie, ottimizzazione del rapporto struttura forma, semplificazione delle operazioni di cantiere, flussi e scambi energetici". Poi il volume presenta una selezione di suoi lavori, illustrandoli con gli originali disegni a schizzo e con foto che documentano la posa degli elementi costruttivi di centinatura e di involucro. Tra tutti sorprende l'effettiva monumentalità delle sue più recenti architetture (che confermano l'approccio stilistico e tecnologico continuativamente da lui perseguito), costruite negli ultimi anni a San Potito Sannitico, a Shanghai e nel Mali. Infine il volume ne testimonia le vicende professionali e costruttive, attraverso una corposa raccolta antologica di suoi scritti e una documentazione dei laboratori didattici di costruzione da lui organizzati.